I governi Berlusconi I governi Berlusconi

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  9. 2011

  1. Piano Casa

    1. Possibilità di effettuare interventi di ampliamento (fino al 20% della volumetria esistente) e/o ricostruzione (fino al 35%) della propria abitazione.
    2. Semplificazione delle procedure burocratiche inerenti ai lavori di edilizia.

  2. Abruzzo: una casa per tutti a tempo di record

    1. Tendopoli chiuse in meno di 8 mesi. Con il progetto C.A.S.E. alloggi antisismici per 15.000 persone.
    2. Avvio del piano di ricostruzione definitiva, che durerà dieci anni.

  3. Contro la crisi: più forza alle imprese

    1. Incentivi per auto, moto e veicoli commerciali;
      fondo di garanzia per le pmi; moratoria debiti con le banche;
      iva di cassa per imprese fino a 200.000 euro di fatturato.

  1. Più servizi ai cittadini

    1. Certificati a portata di mano con “Reti amiche”.
    2. Piano e-government 2012.
    3. “Linea amica”, la pubblica amministrazione a portata di mano.

  2. Città più sicure

    1. Più poteri ai sindaci per la sicurezza, contro prostituzione, spaccio, contraffazione, vagabondaggio.
    2. Introduzione del reato di stalking.
    3. Nuove misure contro l'immigrazione clandestina.

  3. A sostegno dei lavoratori

    1. Nuovi fondi per la cassa integrazione e sua estensione anche ai lavoratori delle pmi e anche ai lavoratori a progetto.

  4. Le grandi riforme

    1. Giustizia civile, pubblica amministrazione, federalismo fiscale.

  5. A sostegno della famiglia

    1. Bonus famiglia fino a 1.000 euro.
    2. Stabilizzazione detrazione 19% spese asilo nido.
    3. Fondo nuovi nati fino a 5.000 euro.
    4. Bonus gas e bonus elettricitą per famiglie numerose e/o meno abbienti.

  6. Politica estera

    1. Bonus famiglia fino a 1.000 euro.Azione per la pace in Medio Oriente; G8 a L'Aquila.
    2. Mediazione con la Turchia per la scelta del nuovo segretario generale della NATO.
    3. Riavvicinamento USA - Russia.

CONTRO L'USO POLITICO DELLA GIUSTIZIA

Berlusconi ha provato e continua a provare sulla sua pelle la necessità di realizzare un corretto equilibrio tra politica e ordine giudiziario, la cui parte politicizzata ha svolto una funzione disgregante della coesione nazionale.

Questa anomalia giudiziaria non è nata con la discesa in campo di Berlusconi ma si è sviluppata ulteriormente come reazione alle proposta di riforma.